Il materiale conferito presso il centro di trattamento in Medesano viene trattato consentendoci di produrre una “materia prima seconda” che viene commercializzata come “riciclato 0/63”.

Il materiale prodotto viene sottoposto a rigorosi controlli di qualità cadenzati e quindi marcati CE.

Il materiale ottenuto può essere utilizzato come stabilizzato per la realizzazione di sottofondi, rilevati e colmate, in sostituzione del materiale vergine con i medesimi risultati, a volte persino migliori, e a prezzi ridotti.

L'utilizzo del materiale ottenuto dal recupero dei rifiuti speciali riveste un particolare interesse per le pubbliche amministrazioni, poiché in ottemperanza al D.lgs. 152/06, art.181 comma 4 e seguenti, perseguirebbero lo scopo di un risparmio di materiale “vergine” utilizzando un materiale riciclato a più bassa impronta ambientale.

Questo risulta sempre più vero con l’approvazione dei Criteri Minimi Ambientali definiti obbligatori per gli appalti pubblici a seguito dell’approvazione della L.221/2015 e del D.lgs.50/2016 e decreti attuativi.

Attualmente, l’utilizzo di materiale di recupero viene incentivato anche per le opere private per ottenere Bonus Volumetrici per l’edificazione (R.E. comune di Bologna) o concorrere all’ottenimento di certificazioni ambientali quali protocolli LEED o ITACA.

Chiedete consiglio a Giuseppe Botti e ai suoi collaboratori: utilizzate il materiale riciclato a ridotta impronta ambientale prodotto dalla ditta di Medesano, in provincia di Parma.